La False Flag dietro l’Angolo…

di Davide Donateo
Biden: “La Nato interverrà nel conflitto in caso di utilizzo di armi chimiche”.
Mentre continuano le operazioni militari in Ucraina, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è recato in Europa, dove il 24 marzo si è tenuto un vertice della NATO. Nonostante i tentativi di Kiev di coinvolgere la NATO in una guerra con la Russia e di stabilire una no fly zone sull’Ucraina, l’alleanza ha confermato ancora una volta la sua riluttanza a entrare in uno scontro militare con l’esercito russo.
L’alleanza ha invece deciso di rafforzare la difesa dei propri territori. Quattro ulteriori gruppi di combattimento multinazionali della NATO di 40.000 soldati saranno schierati in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia su base permanente…

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Afghanistan 20 anni dopo: Chi Vince e Chi Perde

di Massimo Mazzucco
La guerra è sempre stato un affare per quelli che producono le armi, e quello dell’Afghanistan è stato l’affare di più lunga durata sul quale questi produttori abbiano potuto mettere le mani da quando esistono gli Stati Uniti.
Gli elicotteri Chinhook si alzano a fatica dall’ambasciata americana di Kabul, carichi di persone che vogliono lasciare di corsa il paese. All’aeroporto della capitale il caos regna sovrano, con i cittadini stranieri che cercano di salire disperatamente sugli ultimi aerei in partenza. E i diplomatici USA che restano indietro si affrettano a bruciare tutti i documenti sensibili in loro possesso, per evitare che finiscano nelle mani dei talebani.
Sono scene che ricordano fin troppo da vicino la fuga degli americani da Saigon nel 1975, ma con una grossa differenza: la guerra del Vietnam era considerata persa già da molto tempo, da parte degli americani, mentre nel caso dell’Afghanistan, il presidente Biden aveva assicurato che l’esercito afghano regolare – quello sostenuto e addestrato dagli stessi americani – sarebbe stato perfettamente in grado di mantenere il controllo del paese…

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La Russia anticipa la mossa di Davos: pronta una rete Internet sovrana

di Cesare Sacchetti
La Russia ha eseguito delle prove tecniche per disconnettersi da Internet. A riportare la notizia è stato il sito russo RBC secondo il quale i test in questione avrebbero avuto successo.
A questa sorta di prove generali di separare la Russia dalla rete hanno preso parte Rostelecom, la principale compagnia statale telefonica assieme ad altri quattro gestori di telefonia mobile.
La storia della Russia con Internet è entrata in crisi specialmente dopo il 2014, quando il deep state di Washington assieme alle ONG finanziate dallo speculatore finanziario, George Soros, diede vita al famigerato “Euromaidan”, il colpo di Stato che costrinse l’allora presidente ucraino Yanukovich a lasciare il Paese.
Il Cremlino da allora ha cercato costantemente soluzioni per separarsi dal web e costruire una sorta di “Internet sovrana”…

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Israele distrugge Beirut Est con una “Nuova Arma”

di Thierry Meyssan
Il primo ministro israeliano ha ordinato la distruzione di un deposito d’armi dello Hezbollah a Beirut, con una nuova arma che, non ancora ben sperimentata, ha causato ingenti danni: ha ucciso più di un centinaio di persone, ne ha ferite 5.000 e ha distrutto molti edifici. Questa volta Benjamin Netanyahu difficilmente potrà negare.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha autorizzato un’offensiva contro un deposito d’armi di Hezbollah per mezzo di una nuova arma, testata sette mesi fa in Siria. Si ignora se l’operazione sia avvenuta con il consenso del secondo primo ministro, Benny Gantz.
L’offensiva del 4 agosto 2020, ha colpito esattamente il luogo indicato da Benjamin Netanyahu nel discorso tenuto alle Nazioni Unite il 27 settembre 2018…

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Chi è, cosa ha fatto e cosa sta facendo Donald Trump per il Mondo…

Articolo di Sylvain Laforest
Adesso è il momento giusto per tutti di capire cosa sta facendo Donald Trump. Il controverso Presidente ha un’agenda molto più chiara di quanto chiunque possa immaginare, sia in politica estera, che in affari interni, ma dal momento che deve rimanere al potere o, addirittura, rimanere in vita per raggiungere i suoi obiettivi, la sua strategia è così raffinata e sottile che quasi nessuno può vederla.
Il suo obiettivo generale è così ambizioso che deve seguire percorsi ellittici casuali per passare dal punto A al punto B, usando schemi che confondono le persone nella loro comprensione dell’uomo. Ciò include la maggior parte dei giornalisti indipendenti e i cosiddetti analisti alternativi, così come gli editori di notizie false tradizionali e una grande maggioranza della popolazione.
Per quanto riguarda la sua strategia, potrei fare un’analogia rapida e accurata con i farmaci: la maggior parte delle pillole sono progettate per curare un problema, ma presentano una serie di effetti secondari. Bene, Trump sta usando le medicine esclusivamente per i loro effetti collaterali, mentre il primo scopo della pillola è di mantenerlo al potere e vivo. Entro la fine di questo articolo, vedrete che questa metafora si applica praticamente ad ogni decisione, mossa o dichiarazione che ha fatto…

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Che Noia!

di Maurizio Blondet
Il terrorista solitario di Strasburgo è stato ucciso, quindi non racconterà come si è “radicalizzato”. Che noia.
I suoi atti sono stati rivendicati da DAESH, che è un’organizzazione islamica creata dagli USA e i suoi amici nella NATO, pagata dai sauditi per abbattere il governo di Assad. La rivendicazione è avvenuta tramite il SITE di Rita  Katz. Del resto, il nome e l’identità del terrorista sono apparsi sui social israeliani solo 3 ore dopo la strage. Come sempre, loro sanno già  tutto “prima”.
(Premiers informés sur l’attentat de Strasbourg: des Israéliens) Che noia, come sono ripetitivi. Secondo il tedesco Bild, Cherif Chekatt era nel suo appartamento la mattina dell’attentato, quando la polizia francese andò ad arrestarlo per una vicenda precedente…

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Uniformare la razza: le ragioni occulte dell’Immigrazione massiva

di Floriana Castro Agnello
Un biglietto aereo dalla Nigeria a Palermo costa dai 400 ai 450 Euro. Il passaggio via mare costa dai 5 ai 10 mila euro a testa (prezzo che si deve pagare ad uno scafista islamico). Ma se gli immigrati possedessero queste cifre non li userebbero certo per rischiare la vita, anzi non emigrerebbero neppure!
Chi paga queste cifre non sono, quindi, gli immigrati. Osservando da vicino queste ondate migratorie, si nota subito che sono composte per l’80 % da giovani uomini musulmani, di età compresa tra i 17 e i 25 anni; vestiti all’ultima moda, con cuffie alle orecchie e smartphone di ultima generazione, che fanno l’occhiolino alle donne e non parlano italiano… a parte “ciao bella”.
Li vedi andare in giro con aria baldanzosa: nei giardini pubblici, per le vie delle città, in tabaccheria a comprare stecche di sigarette o a giocare i numeri al lotto e di giorno e di notte a bivaccare per le vie della città. Ovviamente nessuno nega che siano sbarcate anche famiglie fuggite da guerre o persecuzioni e che magari avrebbero anche il diritto ad un asilo politico, ma si tratta di una assai esigua minoranza…

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La rivoluzione della verità: Marcello Foa alla guida della Rai

di LibreIdee
Che succederebbe, se diventasse presidente della Rai l’uomo che più di ogni altro, in Italia, ha denunciato le malefatte quotidiane degli “stregoni della notizia”? La nomina di Marcello Foa nel Cda di viale Mazzini, caldeggiata dalla Lega e appoggiata dai 5 Stelle, sarebbe semplicemente qualcosa di favoloso.
Gli “stregoni” ovviamente sono già al lavoro: da quelli de “L’Espresso”, querelato da Foa per aver insinuato che il giornalista possa aver avuto un misterioso ruolo nella presunta sparizione in Svizzera del “tesoro-fantasma” del Carroccio, all’Enrico Mentana che, a caldo, in prima serata al Tg de La7, ha presentato Foa – liberale, anticomunista e noto estimatore di Trump – come un intellettuale “non amico” degli Usa.
Un benvenuto a colpi di “fake news”, dunque, per il giornalista italiano, allievo di Indro Montanelli, che dal suo blog sul “Giornale” ha additato senza esitazioni le notizie false spacciate regolarmente per vere dai media mainstream a reti unificate. Notizie pesanti: dalle armi chimiche in Siria (mai usate da Assad contro i civili), alla foto straziante del bambino messicano in lacrime, presentato come profugo separato ferocemente dai genitori per colpa del perfino Trump, pur essendo invece solo un piccolo attore, impegnato in una drammatica performance di protesta in Texas. Marcello Foa alla guida della Rai? L’impossibile, che diventa possibile: qualcuno finalmente comincerà a dire che “il re è nudo”, e lo farà dagli studi del Tg1?…

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Quello che non sai sulla Siria

di L.M.P.I
Ecco il vero motivo del nuovo attacco alla Siria e al presidente Assad.
Non amo i dittatori, non amo neanche la finta democrazia e non amo quello che sta accadendo in questi giorni: sembra di vivere in “1984” di Orwell, dove stampa e TV, tra una notizia vera e una falsa, iniziano a bombardarci con una propaganda (senza prove) che ci porterà (spero di no) in una nuova guerra, che porterà a sua volta ancora morte e miseria a un popolo già colpito duramente.
L’obbiettivo è ancora una volta la Siria, Trump ha infatti dichiarato: “Ho cambiato idea su Assad, gli Usa sono pronti a fare da soli in Siria”. Quante falsità in queste parole, quante falsità in questo occidente che vuole in ogni modo intervenire in Siria con accuse mai provate veramente…

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Hillary Clinton approvò l’invio di gas Sarin ai ribelli siriani per incastrare Assad

Hillary Clinton

di Matt Agorist
Tutta la verità sulla guerra in Siria e sui suoi retroscena segreti.

Nell’aprile del 2013, la Gran Bretagna e la Francia informarono le Nazioni Unite che c’erano prove credibili che la Siria avesse usato armi chimiche contro le forze ribelli. Solo due mesi più tardi, nel giugno del 2013, gli Stati Uniti conclusero che il governo siriano in effetti aveva usato armi chimiche nella sua lotta contro le forze di opposizione. Il presidente Obama ha subito usato l’attacco chimico di Ghouta, come pretesto per l’invasione e il sostegno militare americano diretto e…

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