Monti e l’arrivo dell’ “Effetto Tsipras”

di Alessandro Visalli
Sul “Corriere della Sera” Federico Fubini ha pubblicato una intervista al senatore a vita ed ex premier Mario Monti, nel quale quest’ultimo ha prodotto una serie notevolissima di affermazioni e minacce.
Inizia chiamando “realtà oggettiva” la “realtà internazionale”, con i suoi rapporti di forza e la divisione del lavoro che comporta [1], e quindi “apparenza fittizia” la condizione materiale nella quale vive la maggioranza del paese, con la quale questo governo, nel bene come nel male, ed in entrambe le sue componenti, è in contatto come non accadeva da decenni; più precisamente, ha paragonato lo stato delle forze politiche che dall’opposizione sono giunte nelle stanze dei bottoni (o, meglio, come vedremo, nella sua anticamera), a “l’equivalente politico di una bolla speculativa”.
Leggiamo:…

Vai all’articolo

Sorpresa: non sono più i nostri nemici a gestire lo spread

Gioele Magaldi: “È in atto un duro confronto in seno alla massoneria sovranazionale: da una parte l’ala conservatrice, che sostiene l’establishment europeo, e dall’altra i circuiti massonici progressisti, scesi in campo per difendere il governo gialloverde”.
Colpo di scena: non sono più i soliti “signor no” europei, da Mario Draghi ad Angela Merkel, a pilotare lo spread, fino a ieri usato come clava contro l’Italia. “Visto? Lo spread cala, da quando si è insediato il governo Conte”, sottolinea a Colors Radio, Gioele Magaldi, il primo a svelare il retroscena massonico che ha opposto Sergio Mattarella a Paolo Savona.
Bisogna interpretare l’Italia come banco di prova per la fine del rigore euro-tedesco… e dei suoi terminali italiani: ieri Monti e Napolitano, poi i pallidi Letta, Renzi e Gentiloni, fino all’attuale governatore di Bankitalia Ignazio Visco, vicinissimo a Draghi, e ovviamente allo stesso Mattarella – arrivato al punto di interdire a Savona l’accesso al ministero dell’economia, dopo aver spedito Conte in udienza da Visco…

Vai all’articolo

La gente deve aver paura di uscire dall’Europa!

brexit

Si annunciano tempi duri per la Gran Bretagna, alla quale gli stati dell’Unione Europea stanno per imporre quello che appare come un vero e proprio embargo.
Come prevedibile, gli eurocrati vogliono evitare nel modo più assoluto che il brexit possa condurre a dei miglioramenti in Gran Bretagna, poiché farlo, dimostrerebbe il fatto che l’UE non è conveniente, e alimenterebbe il già forte euroscetticismo dilagante nei vari stati membri. Anzi, con l’occasione del Brexit, cercheranno di dimostrare il contrario, per togliere forza al movimento “internazionale” euroscettico: la gente…

Vai all’articolo