Pagare in contanti è più democratico e ci aiuta a spendere meno

di Oliver Burkeman
Il consiglio comunale di New York ha votato per rendere illegale il rifiuto dei pagamenti in contanti nei negozi. La decisione è stata presa soprattutto per tutelare le persone che non hanno un conto in banca o una carta di credito.
Vari studi hanno dimostrato che quando paghiamo con la carta spendiamo di più (nel caso di un esperimento sull’acquisto di biglietti costosi per un evento sportivo, anche il 100 per cento in più).
Nei nostri circuiti cerebrali succede qualcosa e la nostra mente confonde la facilità con cui paghiamo con il fatto che possiamo permettercelo. Uno dei motivi di questa confusione, è che le carte di credito rimandano il momento spiacevole in cui ci arriva il conto. Ma le ricerche condotte sui bancomat e i portafogli digitali hanno messo in luce il fenomeno ancora più interessante della distanza psicologica: i contanti sembrano più reali e staccarcene è più doloroso…

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Dalla fine dei contanti alla Morte della Libertà

di Francesco Carraro
Hanno avanzato, per l’ennesima volta, una proposta volta a limitare l’uso del contante. Non avendo ancora il coraggio di abolirlo in toto, hanno suggerito di tassare chi preleva dallo sportello e di beneficiare, con sconti fiscali, chi utilizza il bancomat.
Ora, l’idea è solo apparentemente idiota. O, meglio, è idiota se esaminata con lo sguardo ingenuo, e alieno da interessi inconfessati, del comunissimo uomo della strada. Ma è lucida e intelligente se vista dalla prospettiva della Matrice e dei grandi potentati economico finanziari. Non a caso, l’ultima trovata arriva da Confindustria, l’associazione di categoria degli imprenditori. Diciamo pure dei capitalisti, per usare un gergo marxiano, nella circostanza più che mai appropriato.
Fatevi un nodo al fazzoletto: la questione del contante, la crociata contro il contante, è una delle ultime trincee da difendere prima della capitolazione definitiva di ogni nostra ulteriore, e residua, libertà. Dicono serva a combattere l’evasione e fanno bene perché ogni disegno concepito in malafede necessita della “copertina di Linus”, di un alibi farlocco, di una motivazione etica, da dare in pasto alle masse beote. In realtà, la giustificazione fa ridere non i polli, ma persino i pulcini…

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Le ragioni dietro la “Guerra al Contante”

Guerra al contante

Ci sono diverse ragioni che spingono le banche e i governi a limitare e possibilmente a cercare di eliminare l’uso e la circolazione del denaro contante.
Le ragioni che spingono le banche a chiedere di eliminare il contante sono ovvie:

  • Aumento delle commissioni sulla circolazione e l’utilizzo del denaro elettronico;
  • Eliminare il rischio di un bank run domestico, attraverso la chiusura dei conti correnti e la restituzione del denaro attraverso il contante (quindi fuori dal circuito bancario).

Purtroppo esiste una ragione fondamentale, che spinge i governi dei paesi più indebitati e disperati per la loro inefficienza e bassa crescita, a favorire il processo di eliminazione del contante:…

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