Monique Mathieu: la capacità di Meravigliarsi

di Monique Mathieu
La capacità di meravigliarsi è scomparsa negli uomini. Vostro Fratello d’Amore, Gesù, un giorno disse: ‘Ritornerete come bambini’. Gli esseri umani, dominati dalla tecnologia e credendosi troppo spesso intelligenti, hanno davvero perso la loro anima infantile.
La cosa ancora più grave, è che i piccoli stessi sono privati della loro anima infantile. Essi non hanno nemmeno più la capacità di essere dei bambini poiché già dall’età di due, tre o quattro anni, hanno apparecchiature virtuali e cellulari tra le mani.
Non hanno più una mente creativa e la capacità di meravigliarsi. Pertanto come volete che possa meravigliarsi un adulto? Questo è deleterio per l’umanità, perché è nella bella creazione mentale che si trovano l’evoluzione e soprattutto le grandi qualità dell’essere.
Attualmente, le persone diventano schiave delle macchine. Non hanno più la capacità di inventare cose meravigliose, di raccontarsi delle belle favole, delle belle storie, perché la tecnologia attuale è a disposizione di tutti. In questo modo tutti sono privati della propria fantasia…

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Perché le menti più brillanti necessitano di Solitudine

Sempre più studi condotti da esperti di sociologia e psicologia confermano che lo stare da soli è imprescindibile prerogativa delle menti più brillanti e creative.
Così si spiegherebbe perché molti leader finiscano per condurre una vita da single e perché la maggior parte dei più grandi geni della storia abbiano partorito le loro scoperte nel chiuso di una stanza. In perfetta solitudine.
Se, infatti, vivere da single, per alcuni versi, previene, come è ovvio, gli attriti e permette di gestire in autonomia spazi e tempi, quello della gestione della casa non è il solo ambito che trarrebbe beneficio dall’essere soli. Secondo il sociologo Eric Klinenberg, dell’Università di New York, infatti, vivere da soli significa anche godere di relazioni di qualità, poiché per la maggior parte dei single è chiaro che “essere soli è meglio dell’essere male accompagnati”…

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Alcune cose che le persone altamente intuitive vedono e vivono in modo diverso

Tutti noi siamo stati dotati di intuizione, ma solo alcune persone riconoscono quella “sensazione viscerale” come ciò che è.
La nostra intuizione serve fondamentalmente per tenerci al sicuro e ci aiuta a prendere decisioni seguendo il nostro cuore. Essa ci informa di pericoli imminenti e ci guida attraverso la vita.
Anche Steve Jobs, considerato uno degli uomini d’affari più ricchi della storia, ha detto: “L’intuizione è una cosa molto potente, più potente dell’intelligenza, a mio parere. Questa ha avuto un grande impatto sul mio lavoro”.
Noi tutti possediamo questa capacità innata di prendere decisioni basate su nostra intuizione, ma solo alcuni di noi hanno una migliore connessione con quella voce interiore. Se tendi ad ascoltare il tuo cuore di fronte ad una decisione difficile, allora probabilmente, starai ascoltando la tua intuizione.
Ecco le 11 cose che le persone altamente intuitive vedono in un modo diverso:
1. Ascoltano la loro parte più profonda.…

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Creatività e follia hanno le stesse radici genetiche?

Uno studio su un ampio campione di popolazione, sembra dimostrare che genialità e follia vanno spesso a braccetto.
Genio e follia vanno davvero a braccetto, e forse i geni che predispongono all’arte, per qualche motivo, hanno anche a che fare con alcuni disturbi mentali.
Vite tormentate
Che le persone estrose e creative siano anche un poco folli è convinzione di tanti. Quando si parla di genialità e follia vengono spesso fatti i nomi di artisti che hanno sofferto di veri o presunti disturbi mentali, da Vincent Van Gogh a Virginia Woolf, da Caravaggio a Charles Baudelaire.
Ma anche negli studi epidemiologici è stata più volte osservata una correlazione: tra i familiari di persone che soffrono di disturbi psichici, come il disturbo bipolare o la schizofrenia, ci sono più artisti che nella popolazione normale. Perché? Potrebbe esserci una predisposizione genetica, oppure potrebbe essere l’ambiente in cui hanno vissuto a influire…

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Dopo 2 ore nella natura, i nostri ormoni e il nostro DNA si trasformano

Una passeggiata nella natura oltre a liberarci la mente e mettere in moto il corpo cambia i percorsi neuronali, in modo da migliorare nettamente la nostra salute mentale. Se ci fai caso quando devi trovare una soluzione cominci a camminare avanti e indietro.
Sicuramente camminare è utile per la perdita di peso, la prevenzione di malattie cardiovascolari e per un migliore metabolismo. In pochi sanno, però, che camminare ci rende più creativi e felici. Non è un guru a dircelo ma uno studio dell’Università di Stanford.
Purtroppo la maggior parte di noi vive in città e spende pochissimo tempo nel verde e nella natura, rispetto a quanto avveniva alcune generazioni fa. Diverse ricerche mostrano che chi vive nel grigio della città, ha un rischio maggiore di vivere disturbi psicologici e ha, inoltre, un valore più alto degli ormoni dello stress…

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Quello sguardo nel vuoto che precede il Lampo di Genio

Lampo di genio

di Eleonora Degano
Un attimo prima che nel nostro cervello si accenda la lampadina sbattiamo le palpebre e guardiamo nel vuoto, sostiene uno studio. Perché per risolvere un problema bisogna distanziarsene.
Insight, lampo di genio, Eureka. Ha molti nomi, ma succede sempre allo stesso modo: un momento siamo impantanati in un problema e quello dopo aha!, la soluzione arriva all’improvviso. Come se il nostro cervello avesse pensato per conto suo lasciandoci del tutto all’oscuro, diversamente da quanto accade quando il ragionamento è analitico.

Il tema del problem solving è stato al centro della corrente psicologica della Gestalt negli anni ’30, ma nel giro di un ventennio, con l’avvento del cognitivismo, l’interesse della scienza è migrato verso processi come…

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La vita è troppo breve per fare il lavoro sbagliato

La vita è troppo breve per fare il lavoro sbagliato

La vita è troppo breve per fare il lavoro sbagliato, per investire tempo e sforzi in qualcosa che, lungi dall’apportarci benessere e un’identità sociale, ci conduce verso una chiara infelicità o ci fa soffrire d’ansia e di frustrazione.
Tutti sappiamo quanto sia difficile al giorno d’oggi trovare il “lavoro ideale”, quello che ci identifica e per il quale abbiamo studiato. Nella maggior parte dei casi, infatti, ci adattiamo semplicemente all’avere un lavoro, qualsiasi esso sia, perché oggigiorno i modelli sociali ed economici sono cambiati, a tal punto che la domanda di lavoro non corrisponde assolutamente all’offerta.
Se riusciamo a dedicare la nostra vita a quello che ci piace, ci guadagneremo in energia e vitalità: non esiste maggiore sensazione di pienezza che quella di guadagnarci da vivere con ciò che ci appassiona. Vi invitiamo a riflettere proprio su questo…

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