Il lavoro come mezzo di controllo sociale

Il Lavoro come mezzo di controllo sociale

di Mirco Mariucci 
In un mondo dominato dalle merci dove per sopravvivere si è costretti a procurarsi il denaro, il meccanismo di asservimento dei lavoratori si basa su di un semplice ricatto: o vendi la tua forza lavoro al capitale, oppure rischi di morire di fame.
La maggior parte degli individui non è libera di scegliere il lavoro che più gli piace e così, non avendo capitale a sufficienza per avviare l’attività che ha sempre sognato, è costretta a sottomettersi. Un normale contratto di lavoro consiste nella cessione di 8-10 ore al giorno della propria unica esistenza, che vengono messe a completa disposizione delle esigenze di profitto di altri esseri umani…

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Marinaleda, la città senza disoccupazione

Marinaleda, la città senza disoccupazione.

di Vito Torgani
A Marinaleda, in Spagna, non esiste disoccupazione né criminalità, ma tanta cooperazione tra i cittadini.
A Marinaleda, piccola comunità rurale di 2700 abitanti, a poco più di 100 km da Siviglia, non esiste la disoccupazione, non esiste la criminalità, i cittadini possono costruirsi casa senza dover pagare interessi a Istituti di credito, i servizi per la cittadinanza hanno un costo simbolico, gli spazi comuni sono curati dai cittadini stessi e i politici non ricevono guadagni extra per amministrare il paese, ma lo fanno per amore della propria terra.
Com’è possibile tutto questo? Semplice: Marinaleda basa la propria economia sul principio di cooperazione e non su quello di competizione…

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Quando il dono diventò la base dell’economia

Aborigene delle Isole Trobriand

di Marino Niola
Chi fa regali alla fine ci guadagna sempre… e non solo in gratitudine. Perché il dono è un investimento sul futuro. Un contratto a lungo termine. 
A insegnarcelo non è stato nessun guru dell’economia, ma gli aborigeni delle isole Trobriand, che del dare a piene mani, hanno fatto un’arte della convivenza, nonché la base della loro dottrina politica. Anticipando, e di fatto ispirando, le teorie contemporanee del convivialismo e dell’antiutilitarismo.
A scoprire i segreti di questa economia della generosità è stato, giusto un secolo fa, Bronislaw Malinowski, il celebre antropologo polacco, professore alla London School of Economics, che, per uno scherzo del destino, si trovava in Australia per studiare gli aborigeni, quando scoppiò la prima guerra mondiale. Come suddito dell’impero austroungarico, e quindi cittadino di un paese nemico, gli sarebbe toccato l’internamento in un campo. Ma il giovane Bronislaw riuscì a convincere le autorità australiane a confinarlo nell’arcipelago delle Trobriand, oggi isole Kiriwina, dal quale non c’era pericolo che fuggisse…

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“Drammatici sconvolgimenti in atto preannunciano Evoluzione imminente”

Bruce Lipton

Bruce Lipton, Biologo cellulare e autorità mondiale per quanto concerne i legami tra scienza e comportamento, afferma che l’evoluzione umana compie dei salti: a periodi di stabilità seguono dei salti evolutivi, e noi ci troviamo attualmente in una di queste fasi critiche per l’uomo e il pianeta.
Secondo la teoria darwiniana convenzionale, l’evoluzione è un processo molto lento e graduale, che richiede milioni e milioni di anni per manifestare le trasformazioni evolutive delle specie. Le nuove intuizioni scientifiche rivelano che in realtà l’evoluzione consiste di lunghi

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