Atteggiamenti che esauriscono le Energie

Ci sono situazioni in cui ripetiamo determinati comportamenti che non solo non ci aiutano, ma ci danneggiano. Per questo motivo, in questo articolo li identificheremo e vi parleremo di alcune strategie per bandirli dalle vostre vite e per limitarne i danni.
Ci sono alcuni atteggiamenti che esauriscono le nostre energie, che affliggono da un punto di vista psicologico e fisico. In effetti, a volte agiamo in un certo modo, spesso senza rendercene conto, o adottiamo degli atteggiamenti che risucchiano le nostre energie, indirizzandole verso preoccupazioni e stati d’animo negativi, che ci fanno solo stare male.
Bisogna dire che tutti gli esseri umani sono fatti di energia, che è il motore che ci permette di lavorare spinti dalla motivazione e di sfruttare al massimo tutte le opportunità che la vita ci presenta. L’energia è quella forza che ci spinge a fare ciò che ci piace e a portare a termine determinate azioni con successo. “L’energia è fondamentale per soddisfare i nostri bisogni primari”, secondo quanto afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità…

Vai all’articolo

Omraam Mikhaël Aïvanhov: il cattivo comportamento altrui

Il cattivo comportamento altrui non dovrebbe influenzare il nostro stato interiore.
Smettete di stupirvi e di lamentarvi del cattivo comportamento degli esseri umani. Sappiate una volta per tutte che essi sono capaci di dare il meglio, ma purtroppo anche il peggio.
Prendete la decisione di non curarvi più dei loro difetti, dei loro errori, poiché questo non fa che scatenare in voi reazioni negative. E dato che esiste una corrispondenza fra ciò di cui ci si occupa e lo stato in cui ci si sente dopo, se siete tanto sensibili alle cattive azioni degli altri, sarete invasi da sentimenti ostili come collera, aggressività, rancore ecc.
E un giorno anche il vostro volto rifletterà tutti i sentimenti negativi che avrete alimentato…

Vai all’articolo

Gli effetti della flora batterica sul nostro comportamento

di Enrica Gaetano
Uno studio di Johnson e Foster dell’Università di Oxford, pubblicato su Nature Reviews Microbiology, offre una nuova prospettiva sulla relazione mente-corpo, investigando i legami tra cervello, flora batterica e intestino.
Una crescente mole di studi sta documentando gli effetti dei microrganismi intestinali, il cosiddetto microbiota, sul cervello e sul comportamento, tanto da coniare un termine per descrivere questa relazione: asse microbiota-intestino-cervello (Rhee, Pothoulakis & Mayer, 2009).
Per esempio, studi sugli animali hanno mostrato come il trapianto del microbiota fecale da un ratto ad un altro, possa far sì che i tratti comportamentali del ricevente si accomunino con quelli del donatore (Bercik et al., 2011), o come i Lactobacilli e Bifidobatteri possano ridurre sintomi ansiosi e depressivi, sia negli animali che negli umani (Pinto-Sanchez, Hall et al., 2017)…

Vai all’articolo

Gli adolescenti e il brivido del rischio

di Enrica Gaetano
Studi recenti hanno indagato quali siano i fattori che portano gli adolescenti ad adottare comportamenti rischiosi, promiscui e impulsivi. Oltre ai fattori neurobiologici sono emersi anche fattori di carattere sociale.
Alla luce degli studi recenti, sorge spontaneo chiedersi se davvero gli adolescenti siano delle inarrestabili e autolesive macchine in corsa o se invece ci siano altri fattori coinvolti nella propensione al rischio in adolescenza.
L’adolescenza è un periodo estremamente delicato: solo nel 2015 si stimano circa un milione e mezzo di morti di età compresa tra i 10 e i 19 anni.
Più precisamente si calcola che la percentuale mondiale di decessi tra i 15 e i 19 anni sia del 35% più alta rispetto alla fascia di età che va dai 10 ai 14 anni, soprattutto per il genere maschile; le morti si verificano soprattutto a seguito di incidenti stradali, violenza interpersonale, autolesionismo e abuso di alcol o tabacco (Telzer et al., 2015)…

Vai all’articolo

Le nuove droghe virtuali

L’impatto sulla salute delle droghe virtuali o cibernetiche è devastante: esse interessano oltre 2 miliardi di persone nel mondo.
Secondo un rapporto Unodoc 2017 (World Drug Report), nel mondo circa 247 milioni di persone nel 2016 hanno fatto uso di droga, di cui solamente gli oppiacei interessano ben 16 milioni. Per non parlare del gravissimo problema dell’alcol.
Un quadro inquietante che evidenzia una triste realtà, ma nonostante questo, i social fanno impallidire anche i più spietati narcotrafficanti colombiani. Le nuove droghe virtuali infatti interessano oltre 2 miliardi di persone nel mondo, di tutte le età, bambini inclusi, purtroppo. Tutti si preoccupano delle droghe fisiche ma pochi si interessano alle droghe cibernetiche, eppure l’impatto sulla salute è altrettanto devastante…

Vai all’articolo