Qual è la forza curante al di fuori del corpo?

La risposta l’ha data già tempo fà un medico all’inizio del XIX secolo, ISAAC JENNINGS (1788-1874), quando affermò: “Non c’è alcuna forza curante al di fuori del corpo”. Questo medico iniziò una rivoluzione silenziosa nel campo della sanità quando si accorse che semplicemente cambiando il proprio stile di vita si potevano ottenere risultati eccellenti.

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Il Dott. Jennings dopo aver esercitato come medico tradizionale per ventanni senza ottenere alcun risultato significativo, un giorno del 1815 durante un’epidemia, si ritrovò senza medicinali, e non potè quindi prescrivere alcun trattamento ai pazienti che si erano rivolti a lui, tutto quello che disse loro fu di andare a casa riposare e bere molto, con grande sorpresa queste persone guarirono senza alcun farmaco.

Così dopo aver praticato per lungo tempo la medicina ufficiale, decise di abbandonare pillole, impiastri e polveri per esplorare un nuovo campo: vent’anni di esperienza lo avevano portato a fidarsi sempre meno dei sistemi curativi farmacologici e sempre più invece dei mezzi della natura, e dei poteri della vita.

Iniziò quindi a trattare piccoli disturbi dando ai suoi pazienti pillole di pane e acqua, a volte acqua colorata. Incoraggiato dai primi successi prese a curare nello stesso modo patologie sempre più gravi e complesse. I risultati furono eccellenti, i suoi pazienti guarirono in tempi record rispetto ai pazienti che invece prendevano medicinali.

Infine dopo quindici anni di successi senza farmaci, gettò la maschera: i suoi amici medici rimasero sorpresi, alcuni suoi pazienti lo denunciarono come impostore per essere stati ingannati, ma la maggioranza di essi benchè confusa dal trucco (farmaco placebo) usato per guarirli, accettarono questa via. Questo lo incoraggiò a continuare il suo lavoro, eleborò un modello terapeutico in cui la malattia è un’unità e le manifestazioni della stessa (sotto forma di febbri, eruzioni cutanee, tosse, diarrea ecc…) non sono altro che sforzi della natura per liberarsi dalla tossiemia.

L’Università di Yale gli conferì una laurea ad honorem come riconoscimento del grande successo che ottenne sostituendo le pillole con il placebo. Il dr Jennings è anche il fondatore del movimento igienista. L’igienismo è una corrente di pensiero che vede nei fattori naturali la condizione necessaria e indispensabile per uno stato di salute ottimale.

L’Igienismo è l’arte di vivere in buona salute nel rispetto delle leggi della natura e nella buona conoscenza degli alimenti specifici e adatti per la razza umana. Bisogna ricordarsi che non è possibile vivere in salute continuando ad avvelenare il proprio corpo.

La situazione di oggi, in questo senso, non è rosea, mai come in questi anni cresce l’inquietudine per ciò che portiamo a tavola per la presenza di sostanze chimiche negli alimenti, tanto che si dovrebbe scrivere sulle confezioni alimentari:” MANGIARE UCCIDE” come si fa con i pacchetti di sigarette. L’industria chimica, in sostanza, continua a sfornare sostanze chimiche che invece di facilitarci la vita ce la complicano avvelenandoci.

In sintesi, quando le nostre abitudini di vita permettono all’organismo di raggiungere un crescente stato di intossicazione, l’energia vitale si abbassa in modo inversamente proporzionale e gli organi di eliminazione smettono di funzionare normalmente, aumentando ulteriormente l’accumulo di scarti nel corpo. Ed è proprio quando questi accumuli oltrepassano il punto di tolleranza che l’organismo va in crisi, e per compensare questa eccedenza di sostanze tossiche il corpo reagisce, provocando quello che viene definita malattia.

di Alfonso Fabrizio

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