Problemi di pelle, problemi di pancia

di Gabriele Bindi

La dermobiotica indaga i rapporti tra pelle e microbiota intestinale. Molte malattie dermatologiche sono in relazione con le infiammazioni intestinali e la disbiosi. La salute si guadagna a tavola e con uno stile di vita equilibrato.

Problemi di pelle, problemi di pancia

La chiamano epidermide, strato superficiale, ma la pelle è lo specchio del profondo, che rivela lo stato di salute generale della persona. E che si mostra sempre più correlata con la salute dell’intestino. Ne abbiamo parlato con Marco Pignatti, dermatologo e ricercatore di Carpi (Mo), da tempo impegnato a studiare i rapporti tra pelle e microbiota intestinale.

I recenti studi sul microbiota intestinale” spiega “hanno evidenziato da un lato forti legami tra l’infiammazione intestinale, la disbiosi e il benessere neuro-psichico e dall’altro tra la disbiosi e le malattie della pelle. Nei pazienti neurologici e dermatologici si noterebbero cioè alterazioni del microbiota intestinale, caratterizzate da scarsa diversità microbica del tutto simili a quelle dei pazienti affetti da malattia infiammatoria intestinale.

In molti casi il trattamento dell’infiammazione intestinale, la dieta e la somministrazione di alcuni ceppi di probiotici, hanno portato alla riduzione dell’infiammazione sistemica e, successivamente, al miglioramento della sintomatologia sia neurologica che cutanea”.

Si tratta di una scoperta particolarmente interessante, visto che che molte malattie dermatologiche definite croniche, non conoscono una cura definitiva. Troppo spesso il trattamento a base di farmaci antibiotici o immunosoppressori sono inefficaci e causa di numerosi effetti collaterali. Molte di queste patologie però, sembrano avere legami con l’alimentazione.

Marco Pignatti ci parla del caso di psoriasi, eczemi, dermatiti da contatto, orticarie e allergie alimentari, acne, rosacea e dermatite seborroica. Ma, in particolare, è la psoriasi che sarebbe fortemente associata ad una serie di altre patologie, che comprendono malattie infiammatorie croniche intestinali come il Morbo di Chron, iperglicemia, insulino-resistenza e diabete, iperuricemia, ipercolesterolemia, aumento di peso e della massa corporea, obesità, sindrome metabolica, steatosi epatica non alcolica e celiachia. Malattie che evidentemente riguardano l’intestino e l’alimentazione.

Gli stessi pazienti” spiega Pignatti “percepiscono e riferiscono un legame tra la dieta e la loro patologia, ma spesso le loro osservazioni e richieste non vengono prese in considerazione dai dermatologi. Molte di queste patologie sono le stesse per cui si è evidenziata una forte componente psicosomatica, ovvero un forte legame tra stress psichici e l’esordio, le recidive o le esacerbazioni della sintomatologia cutanea. Anche questo aspetto è altrettanto riferito dai pazienti ed altrettanto trascurato dai dermatologi nel momento della scelta terapeutica”.

Alla luce di queste osservazioni, secondo il dott. Pignatti, occorre rivalutare gli studi di psicosomatica e di psiconeuroendocrinologia inserendo l’intestino all’interno del network PNEI e dell’asse cervello-pelle. Ora che abbiamo imparato a conoscere la stretta comunicazione bidirezionale tra cervello e intestino, che sappiamo che l’intestino è l’organo più ricco di neuroni e che produce la maggior parte della serotonina che circola nel nostro organismo, ora probabilmente siamo pronti a e rileggere una teoria elaborata più di 80 anni fa (e poi abbandonata) dai dermatologi John H. Stokes e Donald M. Pillsbury. Questi medici e studiosi sono stati i primi a ipotizzare che il collegamento tra psiche, cervello, stress e pelle passasse attraverso l’intestino: la teoria unificante cervello-intestino-pelle.

Stokes e Pillsbury in un lavoro del 1930, ipotizzarono che gli stati emozionali potessero alterare la normale microflora (allora il microbiota si chiamava così) intestinale, alterare la permeabilità intestinale e contribuire all’infiammazione sistemica e tra i possibili rimedi proposti dai due dermatologi c’erano colture di Lactobacillus acidophilus!”

Articolo di Gabriele Bindi

Fonte: http://www.terranuova.it/News/Salute-e-benessere/Problemi-di-pelle-problemi-di-pancia

INTESTINO, SECONDO CERVELLO
Le rivoluzionarie scoperte scientifiche sulla microflora intestinale con 10 menù studiati grandi chef e nutrizionisti
di Miguel Ángel Almodóvar

Intestino, Secondo Cervello

Le rivoluzionarie scoperte scientifiche sulla microflora intestinale con 10 menù studiati grandi chef e nutrizionisti

di Miguel Ángel Almodóvar

Le recenti scoperte sulla popolazione batterica enterica dimostrano che nel nostro intestino c'è un "secondo cervello" - ovvero un sistema nervoso indipendente - che è in costante scambio di informazioni con il sistema neuronaie situato nel cranio: i batteri intestinali (o "microbioma") esercitano un'influenza diretta sulla chimica del cervello e sono quindi fondamentali per la salute psicofisica del nostro organismo.

Attualmente sappiamo che la disbiosi (l'alterazione dell'equilibrio della flora intestinale) è collegata con l'insorgere di una moltitudine di patologie, quali obesità, diabete, celiachia, asma, malattie autoimmuni, vari tipi di cancro e numerosi disturbi psicologici e malattie mentali. La possibilità di intervenire sulle interazioni tra microbioma, dieta e organismo costituisce dunque un mondo di potenzialità terapeutiche senza precedenti.

Guidati da chef di prestigio, esperti di alimentazione e nutrizione, impareremo anche numerose semplici ricette, utili per migliorare lo stato del nostro microbioma e della nostra salute in generale.

Lo sapevate che ci sono più neuroni nell'ultimo tratto dell'apparato digerente che in qualsiasi altro organo del corpo umano?

E che nell'intestino si produce la maggior parte della serotonina e quasi metà della dopamina che circolano nel nostro organismo?

Per questo il nostro intestino si può definire un "secondo cervello"!

Questo libro dimostra in modo chiaro e documentato l'importantissimo ruolo giocato dall'intestino per mantenere o ricuperare la salute psicofisica del nostro organismo.

Le ultime scoperte sulla fisiologia dell'apparato digerente stanno rivoluzionando i paradigmi della scienza medica che definiscono la salute fisica e mentale.

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