L’uomo più felice del mondo? È buddhista e vegano

di Laura Di Cintio

L’uomo più felice del mondo è vegano: si tratta di Matthieu Ricard, monaco buddista che ha fatto della compassione e del rispetto il suo imperativo morale.

Matthieu Ricard

Matthieu Ricard

La felicità sta nel saper apprezzare le piccole cose”. Ma la scienza occidentale ci dice che esistono anche dei parametri bio-chimici e fisiologici per misurare la felicità e proprio grazie a questi parametri Matthieu Ricard, ex biologo molecolare francese e oggi monaco buddhista vegano e scrittore, è stato decretato l’uomo più felice del mondo. A dirlo è uno studio medico lungo più di 12 anni, condotto monitorando costantemente l’attività cerebrale dell’uomo attraverso dei sensori: “La corteccia prefrontale sinistra di Ricard ha una maggiore capacità di percepire la felicità ha affermato Richard Davidson, neuroscienziato che ha condotto la ricerca.

Una carriera brillante, una bella famiglia, stabilità economica e salute: sono questi, probabilmente, i parametri secondo i quali la maggior parte delle persone al mondo misura il proprio o altrui grado di felicità. Ma per Matthieu – che più di 40 anni fa viveva quella che comunemente viene considerata una vita felice – tutto ciò non bastava: per questo ha scelto di abbandonare il proprio lavoro e la famiglia per trasferirsi in Nepal, dove è diventato monaco buddista e portavoce del Dalai Lama.

La scelta di Mattihieu di diventare vegan risale in realtà soltanto a cinque anni fa, quando il monaco ha deciso di fare un passo ulteriore verso il rispetto della vita altrui in tutte le sue forme, eliminando dalla propria alimentazione qualsiasi alimento di origine animale; un gesto che lui stesso ritiene “il più ragionevole, etico e compassionevole possibile“.

Secondo il monaco, siamo perfettamente in grado di nutrirci, vestirci e divertirci senza causare la sofferenza di altri esseri senzienti ed è proprio ciò che egli, da qualche tempo, esorta a fare anche tramite il suo sito internet e la sua pagina facebook, oltre che con il suo libro “A plea for the animals“. Di seguito, possiamo ascoltare un’intervista di qualche anno fa, in cui Ricard fornisce alcuni suggerimenti per capire davvero cosa sia la felicità e per tentare di renderla una parte fondamentale della propria vita.

Fonte: http://www.vegolosi.it/

SEI UN ANIMALE!
Perché abbiamo bisogno di una rivoluzione animalista
di Matthieu Ricard

Sei un Animale!

Perché abbiamo bisogno di una rivoluzione animalista

di Matthieu Ricard

Gli animali soffrono e provano emozioni.
Dopo aver letto questo libro è impossibile restare indifferenti.

La crescita esponenziale dei movimenti a favore dei diritti degli animali non riguarda più solo le scelte alimentari ma si sta allargando su abiti, materiali, medicinali. Questo libro ne è un vero manifesto. 

Ogni anno vengono uccisi 60 miliardi di animali di terra e 1.000 miliardi di animali di mare. Il consumo di carne e pesce però, oltre a incidere negativamente su ambiente e salute, non è eticamente ammissibile: anche gli animali, infatti, sono capaci di provare sofferenza, fisica e psicologica, ed empatia. È per questo che dovremmo imparare a rispettarli di più, ad allevarli in maniera più consona e a evitare di sottoporli a maltrattamenti, come avviene nei laboratori di vivisezione, nei circhi, negli zoo.

In questo saggio illuminante in difesa degli animali, Matthieu Ricard ci invita a rispettare il diritto alla vita di tutti gli esseri viventi, che deve essere difeso con le leggi, se compassione e altruismo non bastano.

Matthieu Ricard, "l'uomo più felice del mondo", è la "voce" del Dalai Lama, traduttore e divulgatore del suo messaggio in tutto l'Occidente. È un punto di riferimento per il pensiero etico.

Dalla quarta di copertina

Convincente, istruttivo, coinvolgente: questo libro parla alla nostra mente e alle nostre emozioni.
Jane Goodall

L'elemento comune, all'uomo e all'animale, che colpisce maggiormente è la capacità di percepire la sofferenza. Viviamo nell'ignoranza di ciò che infliggiamo agli animali (ben pochi di noi avranno mai visitato un allevamento intensivo o un mattatoio) e siamo vittime di una sorta di schizofrenia morale che c'induce a prenderci una gran cura dei nostri animali da compagnia senza che ciò ci impedisca di affondare la forchetta nella carne dei maiali, mandati al mattatoio a milioni, i quali sono altrettanto coscienti, sensibili al dolore e intelligenti dei nostri cani e gatti.
Matthieu Ricard

 

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