La Civiltà del Sole: un futuro radioso

di Elisabetta Mastrocola

Un futuro radioso

«Anche nel posto modesto in cui vi trovate, potete contribuire al bene di tutta l’umanità. Ogni giorno, consacrate almeno qualche minuto a pensare come, in avvenire, essa non sarà che una grande famiglia in cui tutti i membri si comprenderanno, si ameranno, si sorrideranno. Ci sono talmente tante cose buone alle quali si può pensare per il bene di tutta la terra! Che gli uomini vadano a contemplare il sorgere del sole… Che tutti si incontrino per danzare e cantare in coro degli inni di gioia e di riconoscenza al Creatore… Non è meraviglioso formulare simili desideri, invece di agitare quotidianamente pensieri e sentimenti pessimisti, prosaici, egoisti? E pensate anche a tutta quella vita che è in Cielo: gli angeli, gli arcangeli, le divinità, tutte le gerarchie… Pensate alla luce, all’amore, alla purezza nella quale vivono, e auguratevi che questo splendore scenda sulla terra; così, costruirete dei ponti, creerete delle comunicazioni attraverso le quali, un giorno, la perfezione, la ricchezza, la bellezza scenderanno realmente sulla terra» (“Pensieri quotidiani” di OMRAAM MIKHAËL AÏVANHOV)

È arrivato finalmente il momento di accogliere le più belle possibilità. Nell’epoca che stiamo attraversando si incrociano svariate correnti, e se da una parte i mezzi di informazione ci bombardano con innumerevoli e continue notizie catastrofiche – certamente reali e veritiere – dall’altra si ascoltano, ovunque intorno a noi, palpiti di una società piena di speranza e di slancio solidale, pronta a cavalcare un cambiamento costruttivo.

Importante, in questo momento delicato, è rintracciare un punto centrale che offra la stabilità su cui basare delle solide certezze e una direzione verso la quale andare, al fine di apportare quei cambiamenti necessari per condurre una vita dignitosa e colma di senso e bellezza.

«La questione non è cambiare il mondo, è impossibile, ma migliorare il nostro stato interiore. Non possiamo trasformare tutto il mondo, ma possiamo trasformare noi stessi. Trasformare il mondo è affare di Dio, e non ci renderà mai responsabili di non averlo fatto. Ma quello che ci viene chiesto è di deciderci a trasformare almeno una creatura sulla terra, e quella creatura siamo noi… Quando si arriva a trasformare il proprio stato interiore, tutto il mondo è trasformato, perché lo si vede attraverso altre “lenti”» (“Potenze del pensiero” di OMRAAM MIKHAËL AÏVANHOV)

Quante cose ci piacerebbe cambiare! Ma spesso non si è capaci, non si riesce e tutti i tentativi falliscono. Accade poi che si apra uno spiraglio e arrivi l’intuizione di cercare in un modo in cui non si era ancora provato e in un altro luogo… Più in alto e più in profondità… Di cercare nell’interiorità, perché tutto inizia sempre nei piani invisibili, prima di manifestarsi nel mondo visibile.

L’accesso agli insegnamenti spirituali – mai così libero come in questa grande fase di transizione – si apre verso un sentiero che non è certo privo di ostacoli, ma sul quale, se ne siamo veramente convinti e perseveriamo in costanza, possiamo trovare tutte le indicazioni necessarie per avanzare verso un destino di conoscenza cosciente e di essenza.

La conoscenza intellettuale non è in grado di illuminare il pensiero consapevole e creativo, che trova invece un fecondo sviluppo nella purezza di una meditazione preparata ed esercitata, capace di elevarci alle più alte vette del nostro Essere, da dove contemplare gli splendori del mondo celeste. E se questo accesso è possibile e se questa contemplazione è totale, l’uomo si irradia di un tale innamoramento, che naturalmente desidererà trasporre questo splendore nell’esistenza terrena.

Le creature celesti ci sostengono nel lavoro interiore, e grazie alla concentrazione di pensieri nobili, sostenuti da un grande e sincero amore, possiamo ritrovare il Dio che abita in noi. E’ l’arrendersi al Sé Superiore che ci trasforma, perché ci fa amare senza condizioni, pensare liberamente, agire con coraggio, serenità e fiducia.

E già da adesso, subito, focalizzare intensamente il pensiero sulla pace, sulla bellezza, sulla giustizia, immaginare come compiuta una società dove tutti sono rispettati e protetti, sia come popoli che come individui, già questa splendida visione di felicità, se cercata e ripetuta nella mente, avvicina l’instaurarsi di un mondo migliore e più bello… Del Paradiso costruito dall’Uomo.

Fonte: http://www.fratellanzadiluce.com

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