Invasione terrestre

Molte persone nel mondo pensano di essere dotate di un totale libero arbitrio.

Multinazionali

Multinazionali

In realtà oggi più che in passato il libero arbitrio è molto limitato, in particolar modo in quelle persone che nascono e vivono nei paesi considerati democratici o pseudo tali, (NdA – nei modelli dittatoriali le persone sono consapevoli che gli è negata ogni libertà decisionale dopo quella di opinione, e non si vuole certo paragonare il sistema “democratico” con quello dittatoriale).

I “poteri forti” consolidati nel tempo, in queste nazioni conoscono molto bene i meccanismi con i quali è possibile manipolare il pensiero delle persone, aiutati largamente da una moltitudine di mass media che loro stessi controllano, capaci di plasmare i comportamenti fin dall’adolescenza, essenzialmente per due scopi… il primo è quello del profitto di vendita commerciale, e il secondo è quello d’influenzare le scelte politiche, rispetto alle quali la persona nei paesi democratici dovrà esprimersi con il voto, durante la fase elettorale.

Ecco perché assistiamo giorno dopo giorno a una degenerazione nel fare politica… perché oggi per i politici di questi stati non è importante governare nel bene del paese e delle persone che rappresentano. E’ fondamentale invece, creare le condizioni necessarie per essere eletti o rieletti di volta in volta, per mantenere lo status quo ed essere collegati sempre a quei “poteri forti” che li manovrano per interessi e scopi di livello mondiale. (NdA – anche se la stragrande maggioranza di questi politici non è minimamente consapevole di questo).

Caduta del Muro di Berlino - Picconate sul muro di Berlino

Picconate sul muro di Berlino

Da molti anni si sta parlando del N.W.O., acronimo di “New World Order”, e al di là di tutte le disquisizioni che si possono fare, il dato di fatto è che ancora il nuovo ordine mondiale non è stato attuato… Infatti a partire dalla data della caduta del muro di Berlino il 9 novembre 1989, sono saltati tutti gli schemi geopolitici del passato, che nel bene o nel male furono fino a quel momento, caposaldo degli equilibri mondiali. Sono anni, ormai, che con il processo di globalizzazione dei mercati, gli schemi sociali stanno cercando di riequilibrarsi… ma poniamoci una ed una sola domanda: è proprio necessario per i “poteri forti” creare le condizioni affinché la stragrande maggioranza dell’umanità possa accettare di buon grado l’instaurazione di un nuovo modello geopolitico, che veda coinvolte tutte le nazioni più ricche del pianeta, sotto un’unica forma di governo?

Teniamo presente [1] che solo Il 2% della popolazione adulta del mondo possiede oltre la metà di tutta la ricchezza mondiale: è quanto risulta da uno studio condotto dal World Institute for Development Economics Research, delle Nazioni Unite (UNU-WIDER) che ha sede a Helsinki. Il più vasto studio sulla ricchezza personale mai intrapreso, indica anche che nel 2000, l’1% degli adulti più ricchi possedeva da solo il 40% della ricchezza mondiale, e che il 10% ne deteneva  l’85%, mentre la metà più povera della popolazione adulta del mondo doveva spartirsi soltanto l’1%.

Credo proprio che dal punto di vista dei “burattinai” sia necessario plasmare quelle condizioni per andare verso un sistema sempre di più globalizzato, ma come ci riusciranno? Come riusciranno a domare le masse in continua espansione, le quali sono le popolazioni più povere? Come inculcare nelle menti delle popolazioni benestanti un unico pensiero collettivo, che possa mettere radici rapidamente nella psiche di ogni persona?

Freud nel suo saggio: “psicologia delle masse ed analisi dell’io” scriveva: [2] “… La massa è straordinariamente influenzabile e credula, manca di senso critico, niente per essa è inverosimile, pensa per immagini che si richiamano le une alle altre per associazione, come negli stati in cui l’individuo da libero corso alla propria immaginazione, senza che un’istanza razionale intervenga sul grado della loro conformità alla realtà, per l’individuo che fa parte della massa non esiste la nozione dell’impossibile”.

Prendendo spunto dal pensiero di Sigmund Freud, e traendo spunto dalla mia esperienza di studioso “autodidatta” del comportamento delle masse in determinate situazioni, mi sono chiesto se anche in passato vi sono state della cause determinanti, affinché l’opinione della massa sia potuta convergere a maggioranza in un’unica precisa direzione, che certi poteri richiedevano per poter agire in un determinato modo, prendendo il massimo consenso possibile, anche se quella decisione avrebbe comportato dei sacrifici non indifferenti, e il sacrificio più grosso che una popolazione deve sopportare e quello di accettare una guerra.

Credo proprio che molti poteri condividano e mettano in pratica la frase “il fine giustifica i mezzi” (NdR – frase erroneamente attribuita a Nicolò Machiavelli) , e i mezzi possono essere messi in atto con delle cause più che valide, o se le cause non ci sono… si possono anche creare…

Guerra del Vietnam 1959-1975

Guerra del Vietnam 1959-1975

Prendiamo in considerazione a questo punto un conflitto che molti conoscono, la guerra del Vietnam, rivisitata in più di un’occasione dal mondo cinematografico. E’ probabile che pochi sappiano quale fu il fattore scatenante, il quale fece entrare in guerra gli USA, ebbene la causa fu “l”incidente del golfo del Tonchino”.

[3] “L’incidente” fu uno scontro navale tra due cacciatorpediniere statunitensi e alcune torpediniere nordvietnamite, che si svolse nell’agosto 1964, proprio nel Golfo del Tonchino. Immediatamente dopo lo scontro armato, il presidente Lyndon Johnson si appellò al Congresso per approvare la Risoluzione del Golfo del Tonchino, che autorizzò il presidente a dare il via alla partecipazione statunitense alla Guerra del Vietnam.

I dettagli esatti dell’incidente non sono tuttora chiari. Si ritiene che il secondo attacco al Maddox sia stato in realtà il risultato di una simulazione o addirittura di un falso allarme dovuto all’avvistamento di numerose unità sottili nord vietnamite o sud vietnamite non ben identificate. I critici sostengono inoltre che l’amministrazione Johnson sensazionalizzò l’incidente come un pretesto per incrementare il suo già attivo coinvolgimento nel conflitto vietnamita. Ultimamente dalla lettura di documenti messi online dal [4] NSA (National security Agency) pare che tali deduzioni trovino fondamento.

Alcune volte si è agito in maniera molto più drastica per cercare di manipolare meglio le scelte, se non addirittura il pensiero in tutta la sua complessità… la guerra in Afghanistan sarebbe mai avvenuta se non ci sarebbe stata la tragedia del World Trade Center e la distruzione di un ala del Pentagono? La guerra in Iraq sarebbe mai avvenuta se non si fosse divulgata la notizia al mondo intero che Saddam Hussein possedeva armi di distruzione di massa? ([5]  NdR  …l’ipotetica e mai confermata presenza di armi di distruzione di massa in Iraq divenne la giustificazione principale dell’invasione dell’Iraq del 2003, nonostante pareri contrari, come quello del ex-ispettore capo dell’ONU Scott Ritter.)

Il potere insediandosi come un virus nell’animo umano, sopprime e porta verso l’annullamento la vera natura dell’Essere Umano; tende a soggiogare sempre di più le masse per poterne avere un controllo totale: questo “cancro” nella storia Umana si è ripetuto più volte. Le persone più note possedute dal “potere” si possono facilmente identificare nei nomi di Hitler e Stalin, ma basta fare una veloce ricerca su internet per notare come nel tempo questo cancro si sia diffuso in ogni epoca storica, con metodi a volte simili, a volte differenti.

Progetto MK-Ultra

Progetto MK-Ultra


Uno dei metodi sperimentati più subdoli per il controllo è stato il “progetto MK-Ultra” [6], e si riferisce ad una serie di attività svolte dalla CIA, tra gli anni cinquanta e sessanta, che aveva come scopo quello di influenzare e controllare il comportamento di determinate persone (cosiddetto controllo mentale).Tali esperimenti prevedevano la somministrazione dell’ipnosi, sieri della verità, messaggi subliminali, LSD ed altri tipi di violenze psicologiche su cavie umane.

Il progetto venne portato all’attenzione del pubblico nel 1975, ad opera del Congresso degli Stati Uniti, attraverso la Church Committee e la U.S. President’s Commission on CIA activities within the United States (commissione Rockefeller). L’attività investigativa fu resa difficoltosa dal fatto che il direttore della CIA, Richard Helms, nel 1973, aveva ordinato la distruzione di tutti i documenti riguardanti l’operazione; si dovette quindi ricostruire il tutto attraverso la testimonianza dei diretti interessati e i pochi documenti sopravvissuti.

Nel 2002, [7] è stato depositato un brevetto intitolato “Metodi e dispositivi per implementare l’effetto uditivo delle frequenze radio”, da “US Air Force”, l’aeronautica militare degli Stati Uniti. Questa tecnologia è basata sulle microonde: quando una scarica di microonde viene assorbita dall’organismo, l’energia si trasforma in calore, causando l’espansione e la successiva contrazione dei tessuti. Se il fascio di microonde viene indirizzato alla testa, l’espansione e la contrazione generano un suono intermittente traducibile in parole.

Nel brevetto vi è scritto esplicitamente che l’irradiazione di queste onde energetiche, è in grado di trasformarsi in impulsi nervosi inviati al cervello, permettendo quindi al malcapitato di recepire un frase di senso compiuto. A questo punto, è logico domandarsi se potrebbe essere possibile usare questa tecnologia su larga scala, coinvolgendo molte più persone nello stesso momento… Attualmente esiste una tale potente tecnologia? Sembrerebbe di si…

Tale tecnologia si chiama HAARP, abbreviazione di High Frequency Active Auroral Research Program. Sinteticamente questa è la sua descrizione [8]: “un’installazione civile e militare in Alaska (Stati Uniti) per la ricerca scientifica sugli strati alti dell’atmosfera e della ionosfera. Un altro scopo è la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare” (NdA lascio al lettore di approfondire il “tema” HAARP” per farsi un idea complessiva di questa tecnologia).

Sulla base di quanto scritto fino a questo momento, i “poteri forti” hanno a disposizione tutta una serie di conoscenze e tecnologie, per poter mettere in atto un’azione tale per cui le nazioni economicamente più potenti del pianeta si uniscano tutte sotto un’unica bandiera, con il consenso della stragrande maggioranza dei loro cittadini, spinti da un’onda emozionale di difficile controllo… e cioè l’invasione extraterrestre… O meglio l’invasione terrestre, fatta passare agli occhi delle persone, tramite varie manipolazioni, come la più pericolosa minaccia che tutta l’umanità abbia mai avuto in tutta la sua storia. Con questa paura nel cuore, le persone in un batter d’occhio, saranno disponibili a qualsiasi compromesso, pur di vedere questa terribile minaccia allontanarsi dalle loro menti e dai loro cuori.

Quanto appena scritto è già stato auspicato molti anni fa, da una persona autorevole degli Stati Uniti, mi sto riferendo a Ronald Reagan, il quale durante un [9] Assemblea Generale dell’ONU il 21 settembre 1987, alla presenza di tutti gli stati membri si espresse nel seguente modo: “La nostra ossessione per l’antagonismo del momento, ci fa dimenticare spesso quanto uniti devono essere tutti i membri dell’umanità. Forse abbiamo bisogno di una lezione, proveniente dall’esterno, dall’universo, che ci faccia riconoscere questo bene comune. Occasionalmente penso a come le nostre differenze planetarie potrebbero facilmente dissolversi, se dovessimo affrontare una battaglia con una forza aliena esterna a questo pianeta. E ancora mi chiedo: non esiste già una minaccia aliena sopra di noi?” , si espresse in questi termini anche due anni prima, durante un discorso che tenne ad un liceo nel Maryland il 4 dicembre 1985.

Da non credere, un Presidente degli USA che fa una dichiarazione di questa portata, ma perché si espose così? Cosa ha determinato in lui, l’impulso irrefrenabile di esternare questo pensiero a dir poco fantascientifico? Stava forse cercando di preparare le generazioni future a ciò che sarebbe accaduto prima o poi? Molte sono le domande che sorgono spontanee, ma una cosa è certa, che se un fatto del genere dovesse accadere, quante persone si accorgerebbero che stanno vivendo in diretta una “farsa” architettata molti anni fa… credo molto poche. Al contrario, molti accoglieranno a braccia aperte qualsiasi decisione presa per la salvaguardia di tutto il genere umano, anche qualora i vari rappresentanti degli stati dovessero concedere i pieni poteri ad una sola persona, o a pochissimi di loro…

Ma un fatto simile è già successo, in un recente passato… mi sto riferendo al [10] “Uniting and Strengthening America by Providing Appropriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism Act”: il suo acronimo è il noto USA PATRIOT Act. La legge è stata introdotta da James Sensenbrenner il 23 ottobre 2001, approvata alla Camera il 24 ottobre 2001, al Senato il 25 ottobre 2001, e il presidente George W. Bush la firma il 26 ottobre 2001. La legge consiste molto sinteticamente nel rinforzare il potere dei corpi di polizia e di spionaggio statunitensi, quali CIA, FBI e NSA, riducendo così la privacy dei cittadini. Da notare con quale velocità il tutto si sia compiuto: in soli quattro giorni si è introdotta la legge e resa esecutiva, un esempio non c’è che dire di efficienza parlamentare…

Per concludere vorrei azzardare un pensiero molto “fantasioso”… e se nel corso della falsa invasione extraterrestre si palesasse realmente una civiltà aliena? E se questa manifestazione fosse il fulcro di un progetto, che sta mettendo radici già da molti anni in tutto il mondo, per la creazione di un’unica religione planetaria, tu cosa penseresti?

La decisione del singolo individuo è quindi fondamentale: se ogni individuo decidesse con il proprio cervello, senza farsi incatenare… perché le catene ci sono… anche se in molti ancora non le “vedono”. Non appena le percepirai inizia a spezzarle, non aspettare, perché dopo sarà troppo tardi… spezza le catene ora!

“Ogni situazione non nasce dal niente o dalla pura casualità, ma è determinata da una serie di cause, che pur essendo apparentemente scollegate tra loro,determinano il susseguirsi degli eventi. Pensare con la propria testa in futuro sarà vitale come bere l’acqua“. (Luigi D.C. 1999)

A cura di Luigi Della Chiesa (prima pubblicazione su Scienza e Mistero – annuario 2011 http://www.scienzaemistero.com)

Note e riferimenti bibliografici:

  1. http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/La_distribuzione_della_ricchezza_mondiale/1282872
  2. World Institute for Development Economics Research of the United Nations University  -http://www.wider.unu.edu/
  3. Freud Sigmund – Psicologia delle masse e analisi dell’Io (1921)
  4. Incidente del Tonchino http://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_del_Golfo_del_Tonchino#cite_note-0
  5. http://www.nsa.gov
  6. http://it.wikipedia.org/wiki/Arma_di_distruzione_di_massa
  7. http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_MKULTRA
  8. History channel http://youtu.be/A_ERSD7UdPI
  9. http://it.wikipedia.org/wiki/High_Frequency_Active_Auroral_Research_Program
  10. http://youtu.be/2iDmaB5BxzA
  11. http://it.wikipedia.org/wiki/USA_PATRIOT_Act

Fonte: http://www.sentinelitalia.org

DENTRO FACEBOOK
Quello che non vi hanno mai raccontato
di Katherine Losse

Dentro Facebook

Quello che non vi hanno mai raccontato

di Katherine Losse

Perché vogliamo sapere quali dei nostri "amici" sono usciti insieme nel fine settimana e quello che hanno fatto? Perché abbiamo autorizzato Facebook a mediare la nostra vita privata?

Sono alcune delle domande che Katherine Losse ci pone in questa ironica autobiografia raccontandoci i suoi cinque anni trascorsi nel cuore del social network.

In fuga da un dottorato in Letteratura Inglese alla Johns Hopkins di Baltimora, Losse, al verde e senza prospettive di carriera accademica, arriva in California e sale per caso a bordo della squadra di Facebook.

Nel 2005 il sito era una giovane startup di Silicon Valley, e Losse, all'epoca carica di speranze, era l'unica donna in una compagnia di informatici nerd a loro agio solo tra algoritmi ed entità scalari.

Eppure riesce inaspettatamente a bruciare le tappe di una brillante carriera che la porta dal dipartimento di assistenza clienti a diventare l'autrice dei testi di Mark Zuckerberg. Intanto la compagnia accumula milioni di utenti e si lancia alla conquista del mondo.

Ma gli uffici di Facebook assomigliano a una confraternita di Harvard: gli informatici pensano solo a raccogliere dati nel disprezzo della sensibilità degli utenti e, mentre la missione dichiarata del sito è quella di connettere la gente, i suoi dipendenti sono sempre più soli e alienati.

Su tutto, un fiume di soldi sembra fugacemente materializzare il sogno americano.

Ma Losse è sempre più convinta essere finita in un incubo.

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