Dopo il coma, torna in vita con un importante messaggio per l’umanità

I dottori avevano dato ad Anita Moorjani 2 ore di vita, quando era arrivata all’ospedale in coma.

Anita Moorjani

Anita Moorjani

Incapace di muoversi, per un cancro che aveva devastato il suo corpo per circa 4 anni, Anita è entrata in un’altra dimensione, dove ha sperimentato una grande chiarezza, la comprensione della sua vita e lo scopo qui sulla terra. Le è stata data la possibilità di scegliere, se tornare in vita oppure no. Lei ha deciso di ritornare in vita quando ha realizzato che il paradiso è uno “stato” e non un “luogo”. Questo ha successivamente portato a un completo recupero della sua salute.

Autrice del libro “Morendo ho ritrovato me stessa”, Anita racconta di come fosse cosciente di tutto nonostante il coma, di aver incontrato il padre morto anni prima e di aver sentito un senso di unità con il tutto. In quella dimensione riusci inoltre a comprendere i motivi per cui era comparsa la malattia, legata ad avvenimenti della sua infanzia. La paura ed il bisogno di accettazione, avevano segnato il suo passato e condizionato la sua vita.

Ma la sua “avventura” in un’altra dimensione le ha permesso di comprendere tutto questo e di liberarsene, tornando ad una vita, questa volta piena di felicità.
Ecco le parole di Anita: “Una cosa che avvertivo mentre ero in questo stato di incredibile espansione, era che mi trovavo in un regno di chiarezza, dove capivo ogni cosa. Ho capito perché avevo il cancro. Ho capito che ero molto più grande e potente, tutti noi siamo più potenti di quanto pensiamo e crediasmo quando siamo nei nostri corpi fisici. Sentivo di essere in connessione con tutti, sentivo che condividevamo tutti la stessa coscienza. Era come se provassi quello che provavano loro, sentivo la sofferenza che provavano, ho provato anche la rassegnazione dei medici; allo stesso tempo però, non ero coinvolta emotivamente. Era come se al di fuori dei nostri corpi fisici, tutti noi, fossimo espressione della stessa consapevolezza. Ecco com’era”.

“Non volevo tornare in quel corpo malato, ma una volta comprese le cause del cancro, sapevo che se fossi tornata sarei guarita molto rapidamente. Nel momento in cui ho deciso di tornare, ho sentito la voce di mio padre e del mio migliore amico (entrambi morti anni prima) dirmi: Ora che sai chi sei veramente, torna indietro e vivi senza paura. E in quel momento mi sono risvegliata dal coma. Dopo 5 settimane fui dimessa dall’ospedale e andai a casa, ero completamente libera dal cancro. Da quel momento in avanti ho cambiato la mia visione del mondo”.

“Ecco come mi sento ora, come se esistesse molto di più di quanto crediamo o sperimentiamo. La nostra consapevolezza è come una torcia, quando illuminiamo qualcosa con la nostra consapevolezza, diventa realtà, diventa ciò di cui abbiamo esperienza. Può esserci qualcos’altro sotto il nostro naso, ma se la nostra torcia non lo illumina, non lo noteremo nemmeno, non ne saremo consapevoli”.

“Pensate a tutti i soldi spesi per le campagne di sensibilizzazione sulla questione cancro. Immaginate, invece, se impiegassimo soldi, energia e risorse per far capire alla gente quanto siano importanti nella vita il benessere, la gioia di vivere; se mettessimo tutti i nostri sforzi nella pace invece che nel fare la guerra. Avremmo un mondo molto diverso. E’ la nostra consapevolezza che deve cambiare. La cosa più importante che abbiamo, su cui focalizzare la consapevolezza, è l’amore; sopratutto bisogna amare se stessi. Più amate voi stessi, più amore avrete da dare alle altre persone. Vivere la vita senza paura è un altro fattore fondamentale e molto importante. Mentre il buonumore, la risata, la gioia sono più importanti di qualunque altra attività spirituale che possiate immaginare“.

Fonte: http://veki.club/

MORENDO HO RITROVATO ME STESSA
Viaggio dal cancro, alla premorte, alla guarigione - Con nuovo epilogo
di Anita Moorjani

Morendo ho Ritrovato Me Stessa

Viaggio dal cancro, alla premorte, alla guarigione - Con nuovo epilogo

di Anita Moorjani

Partendo dall'esperienza di premorte, Anita Moorjani condivide in modo toccante e con grande ispirazione tutto quello che ha imparato sulla malattia, sulla guarigione, sulla paura, sull'amore e sulla potenziale grandezza riposta in ciascuno di noi.

Se pensi che bisogna faticare e soffrire per avere una dimensione spirituale, allora non hai ancora capito di cosa si tratta.

Nata e cresciuta in una famiglia tradizionale hindu, fin da bambina Anita è stata condizionata dagli usi e costumi della cultura e della religione. Dopo anni di dure lotte per seguire il proprio cammino cercando di soddisfare le aspettative degli altri, una meravigliosa rivelazione l’ha portata a scoprire il potere creativo dell’universo e alla realizzazione di cose che non avrebbe mai creduto possibili.

Infatti, colpita dal cancro, dopo quattro anni di propagazione della malattia in tutto il corpo, Anita cadde in uno stato di prostrazione tale da accedere a una esperienza di premorte grazie alla quale ottenne la rivelazione del suo valore intrinseco in quanto essere umano... e scoprì anche la causa reale della malattia. Dopo aver ripreso conoscenza, le sue condizioni di salute migliorarono rapidamente e poté lasciare l’ospedale senza che ci fosse più alcuna traccia del cancro nel suo corpo!

Partendo dall’esperienza di premorte, Anita condivide in modo toccante e con grande ispirazione tutto quello che ha imparato sulla malattia, sulla guarigione, sulla paura, sull’amore e sulla potenziale grandezza riposta in ciascuno di noi. La sua storia demistifica la falsa credenza secondo cui per essere spirituali sia necessario compiere un percorso di privazione e sofferenza. La prospettiva di Anita è molto più coinvolgente e illuminata e offre a ciascuno la possibilità di essere se stesso.

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